Nella primavera del 2005 una coppia di cicogne bianche ha nidificato per la prima volta sopra un traliccio, in un'area situata ai margini del Padule di Fucecchio. Un avvenimento del genere non accadeva in Toscana da ben tre secoli e da allora lo spettacolo si sta ripetendo ogni primavera, sotto il controllo costante degli studiosi della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio e sotto l'occhio curioso di migliaia di visitatori arrivati per assistere alle fasi della nidificazione e alle prime prove di volo dei piccoli.
Dopo secoli di attesa
La Cicogna bianca (Ciconia ciconia) è una specie migratrice a distribuzione eurocentroasiatico-mediterranea, che nidifica alle medie latitudini in Europa, Asia Minore e Nord Africa e sverna prevalentemente in Africa, a sud del Sahara. Le principali rotte migratorie passano per Gibilterra ed il Bosforo, ma anche l'Italia è interessata da un crescente passaggio primaverile ed autunnale, dovuto probabilmente all'aumento delle popolazioni dei paesi confinanti, come la Svizzera e la Francia. A rendere straordinario l’evento naturalistico del 2005 è la precedente estinzione di questo volatile, che si riproduceva in epoca romana in tutto il Paese, ma che aveva finito per scomparire forse già dal XVI secolo. La situazione, poi, è rimasta invariata per secoli, per varie cause: caccia a scopo alimentare (nel Rinascimento), alterazioni ambientali, abbattimento illegale di esemplari nel periodo riproduttivo e, da ultimo, per il moltiplicarsi delle linee elettriche.
Per questo, nel 1985 la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) promuove una campagna di sensibilizzazione e un primo progetto di reintroduzione, che prevede la realizzazione di centri di allevamento di cicogne bianche; dopo vent'anni di impegno per la conservazione della specie, nella stagione riproduttiva 2005 ben 160 coppie nidificano in molte regioni italiane, fra cui la Toscana. A Fucecchio, è protagonista della prima nidificazione allo stato libero una coppia mista: lei proviene dal centro di allevamento di Massa Marittima, lui è probabilmente selvatico; la coppia si riproduce con successo anche negli anni successivi, mentre nel 2007 altri due esemplari nidificano a Titignano e l’anno dopo una terza coppia nidifica nell’Oasi WWF di Bolgheri. Il numero di nidi toscani continua a crescere negli anni successivi, sancendo l’efficacia di quel lento e graduale processo di ricolonizzazione della specie che, nel tempo, ha beneficiato dell'adozione di misure di protezione e di opere di miglioramento ambientale.
Fonte: Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio