Dati dello studio idraulico del fiume Arno

A seguito dell'approvazione dello studio idraulico del fiume Arno nel tratto compreso tra la confluenza del fiume Elsa e il canale Scolmatore d’Arno da parte Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Settentrionale, con Decreto del Segretario Generale n. 74 del 26 ottobre 2023, e dell'inserimento degli esiti di tali studi all'interno del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA), si specifica che i riferimenti alla quota del piano campagna e dei battenti attesi sono i seguenti:

  1. La cartografia di riferimento per le aree interne agli studi idraulici è rappresentata dal Lidar messo a disposizione dalla Regione Toscana sullo sportello cartografico al seguente indirizzo:
    https://www502.regione.toscana.it/geoscopio/cartoteca.html#
     
  2. I battenti idraulici di esondazione, le velocità e le magnitudo attese devono essere derivate dai dati consegnati dall’Autorità di Bacino al Comune di Fucecchio, scaricabili dal seguente indirizzo:
    https://send.comune.fucecchio.fi.it/download.php?id=252&token=KbFcrRqdLLoD73LsnaXg6UUoOJvGmQoo

    I file contengono l’inviluppo dei valori massimi relativi al battente relativo rispetto al piano di campagna (Depth - espresso in m), alla quota assoluta (WSE - espressa in m s.l.m.) e alla velocità della corrente (Vel - m/s). Lo studio è stato sviluppato su base Lidar e la restituzione avviene con celle di 1x1 metro. Tutti i dati dello studio fanno riferimento ad allagamenti derivanti o indotti dall’Arno e dagli altri corsi d’acqua afferenti al reticolo principale ricadenti all’interno dell’area di studio, e non prendono in esame i contributi del reticolo secondario. Per le condizioni edilizie e di fattibilità idraulica, si rimanda comunque a quanto previsto negli atti di governo del territorio dell'Amministrazione Comunale.
     
  3. La pericolosità idraulica di riferimento è quella visionabile sul sito dell'Autorità distrettuale dell'appennino settentrionale “PGRA - Mappa della Pericolosità da alluvione fluviale e costiera”.

    I professionisti devono individuare le limitazioni ed i condizionamenti derivanti dalla L.R. 41/2018 a partire dai dati e dalle cartografie dei tre precedenti punti.

    In riferimento al franco di sicurezza da adottare, sono sempre validi i condizionamenti di cui al Regolamento Urbanistico vigente secondo le nuove dizioni delle classi di pericolosità.

    Nelle aree della pianura classificate a pericolosità da alluvione bassa, P1 (Tr compreso tra 200 e 500 anni), per perseguire un maggiore livello di sicurezza idraulica sarà necessario sopraelevare il piano di calpestio dei fabbricati fino ad ottenere un franco di sicurezza di 30 cm rispetto al battente atteso nelle aree attigue, per episodi con TR=200 anni. Se la quota altimetrica dell'area di intervento è già superiore a quella che deriverebbe dal calcolo di cui sopra, non sarà necessario alcun intervento di messa in sicurezza. Trattandosi di aree al di fuori di quelle ricomprese nelle Tr 200 anni, non è dovuto alcun intervento di compensazione.

    Nelle aree della pianura classificate a pericolosità da alluvione media, P2 (Tr compreso tra 30 e 200 anni) o pericolosità da alluvione elevata P3 (Tr minore o uguale a 30 anni), gli interventi dovranno rispettare la quota di sicurezza data dal battente Tr200 + 50 cm per il piano di calpestio dei nuovi fabbricati e Tr200 + 30 cm per le infrastrutture viarie. Le soluzioni adottate per la compensazione dei volumi spostati dovranno attenersi al solo battente TR=200 anni.